Sabato 23 giugno 2012, come era prevedibile, sono stato al Gay Pride di Roma.
“Com’era?” mi è stato chiesto?
…e io ci ho messo circa due giorni per capire la risposta.
Vorrei innanzitutto dire come mai per me è importante andare ai Gay Pride: voglio fare numero. Voglio essere un numero. Voglio far capire che quello che recrimino sempre nel mio quotidiano: come la mancanza di diritti di eguaglianza e tutela, nel caso e nel giorno, io abbia mai un compagno, non è solo un mio personale urlo di frustrazione, ma di tanta tanta altra gente. Sabato eravamo 150.000.
Ieri sera tornando in macchina con il mio amico Alessandro mi chiedeva come mai non fossi però convinto di questo Pride, eppure c’era tutto quello che mi è sempre piacito: la variabilità dei partecipanti -dal comune operaio arrivando alla piò stravagante delle Drag Queen-, i sorrisi, la mancanza di disordini, la musica, i colori, i fustacchiotti, amici e conoscenti.
Quello che mi ha fatto riflettere è come io sia cambiato e tutto ciò ormai mi sa già di visto, ripetuto…quasi forzato.
Noto come Roma in festa sia sempre uno spettacolo da lasciar a bocca aperta…
Allontanatomi dai vari carri del Muccassassina, del Gay Village e di tutti quelli cosi popolosi e popolati dove il concetto di divertimento non mi appartiene più, la massa “modaiola” gay non mi appartiene più, raggiungo il bus all’inglese principale più vintage e colorato che alterna e messaggi “politici” ben chiari a canzoni iconiche della comunità gay. Ecco questo sono io:
Il Gay Pride per me è chiaro che sia diventato più un dovere civile che un piacere. Marciavamo con lo slogan di VOGLIAMO TUTTO… e fino al momento in cui non AVRO’ TUTTO, continuerò a sentirmi fuori luogo “tra i miei simili”. Ma continuerò a marciare…magari, la prossima volta, con tacchi a spillo. Non sarebbe la prima volta.
e magari non ci saremmo persi lungo il tragitto avremmo raggiunto insieme i primi carri….hai sentito che poi hanno messo VAMOS???yeeeahhh…noi stamo già dall’altra parte della barricata per raggiungere la metro da circo massimo (gratuita! forse avrà manifestato ad insaputa dei colleghi anche il guardiano che sta nella metro…)…chissà….:)
Cmq è vero ripetitive anche i cappelli in testa con i rotoli di cartaigenica che da 3 anni sfilano come vecchie ibernate
a un certo punto vi ho perso…e ho accellerato il passo ahahah
Beh…Vamos la mettono sempre sempre! In quel momento ho trovato uno che “mi ha riconosciuto” e non mi ha mollato più….fino alla bocca della verità dove gli ho detto la verità, appunto: non ero interessato ahahahah
ussignur…povero te! immagino la scena …l’hai mica filamta vero???……………………..
avrei dovuto…lo so :p
cmq di belli quest’anno c’eravamo solo noi al Pride..l’anno scorso con GAGA ce n’erano di piu’….ahhah
beh dai…c’era quel conchiglione sul carro……niente male! ahahahah
è solo la conchiglia che fa la differenza…lui assolutamenteno!
i conchiglioni almeno fanno sognare ahahahah