#SANREMO2014: RIFLESSIONE SUL CAST

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Ieri sono usciti i nomi dei partecipanti al Festival di Sanremo 2014. A chi è capitato di leggere le mie impressioni sulle  edizioni passate (qui i link) avrà sicuramente capito che non sono un grande amante del “famolo strano” quando si tratta di Sanremo. Per me dovrebbe essere sempre Pippo Baudo con la bionda e la mora (aggiungerei anche la roscia e il gay e il quadro sarebbe perfetto), la musica dovrebbe essere da un minimo di nazional popolare a salire mantenendo la tradizione di quella che è la musica italiana.

L’anno scorso ho odiato (e non è una parola che amo usare) il Festival. Non ci sono stare canzoni che mi sono rimaste (no, neanche L’essenziale), canzoni che mi hanno dato un pugno allo stomaco come un Accidenti A Te di Fiordaliso del 2002, La Notte di Arisa nel 2012 o addirittura sussulti e orgasmi trash come Sabrina Salerno e Jo Squillo in Siamo Donne nel 1991.Insomma potrei continuare e forse dovrei continuare… e direi che nella settimana di Sanremo continuerò decisamente questo racconto introspettivo di Sanremo dal mio punto di vista.

Potete capire che quindi il mio entusiasmo nell’apprendere che l’accoppiata Fazio-Littizzetto sarebbe stata in carica anche per questo 2014 era pari all’entusiasmo che si ha nell’andare dal dentista a farsi una devitalizzazione all’apice del dolore.

Con timore ho atteso la giornata di ieri…e sulla sedia del dentista vengo a conoscenza del cast (ero veramente dal tennista dentista ma per una ben più banale pulizia a denti)

NB anche quest’anno ci sarà la doppia canzone nella prima serata.

Arisa: Lentamente e Controvento

Noemi: Bagnati dal sole e Un uomo è un albero

Che dire?! Sicuramente la presenza di Arisa e Noemi mi rincuora avendo loro fornito due delle canzoni più belle degli ultimi anni La Notte e Sono Solo Parole,

Raphael Gualazzi feat. Bloody Beetroots: Liberi o no e Tanto ci sei

Rapahel Gaulazzi con I Bloody Beetroots (rappresentanti dell’elettronica Made In Italy) sembrano così lontani come mondo da risultare un colpo di genio

Perturbazione: L’unica e L’Italia vista dal bar

Se non fosse stato per la mia amica Gabriella che da questa estate non faceva altro che menzionare e citare loro e altri a me sconosciuti del genere indie rock italiano, sicuramente mi sarei trovato come la maggior parte degli italiani a domandarsi: CHI SONO?!

Cristiano De André: Invisibili e Il cielo è vuoto

Per quanto mi riguarda non ha mai fatto nulla che mi abbia mai entusiasmato….

Renzo Rubino: Ora e Per sempre e poi basta

L’anno scorso arrivò secondo tra i giovani con la bellissima canzone su un amore gay.

Frankie Hi-Nrg: Pedala e Un uomo è vivo

Rapper italiano tra i primi del genere al suo rilancio…staremo a vedere.

Giuliano Palma: Così lontano e Un bacio crudele

con lui non ci sono mezze misure, o canzoni bellissime o canzoni bellissime…

Riccardo Sinigallia: Prima di andare via e Una rigenerazione

Come solista non lo conosco molto…staremo a vedere.

Antonella Ruggiero: Quando balliamo e Da lontano

Un altro ritorno, la mitica voce dei Matia Bazar che da solista ha alternato momenti bellissimi con momenti meno riusciti e momenti alternativi… quale sarà venuta a trovarci?

Giusy Ferreri: L’amore possiede il bene e Ti porto a cena con me

Su disco mi piace sempre….su disco….

Francesco Renga: A un isolato da te e Vivendo adesso

Le sue canzoni non mi piacciono mai a primo ascolto…ma all’ennesimo diventano magicamente bellissime. Spero che anche a questo giro a primo ascolto non mi piaccia…

Francesco Sarcina: Nel tuo sorriso e In questa città

La prova del nove per l’eco Vibrazioni…riusciranno i nostri eroi?!

Ron: Un abbraccio unico e Sing in the rain

AMO RON. Non ho nient’altro da dichiarare.

Questi alcuni dei nomi di chi non è entrato nella rosa di quest’anno:

Alex Britti- Bianca Atzei, Dolcenera, Fabi-Silvestri-Gazzè, Nina Zilli, Enrico Ruggieri, Violante Placido & Roberto Dell’Era (Afterhours), Mango, Alice, Annalisa, Il Cile, Antonio Maggio, Solange & Alessandro Canino, Anna Oxa, Moreno….

Una sola domanda: come lasciare a casa Alice con due brani scritti da Franco Battiato?

Che dire ancora? Mi spiace solo che colui che ha ridato dignità ai Cugini Di Campagna non riesca a capire che il festival è anche fatto da chi la storia del Festival l’ha scritta….

Ma almeno a questo giro abbiamo Ron.

6 commenti

  1. Ho molta difficoltà, con questo cast, a pensare di seguire il Festival il prossimo anno. Sembra costruito per far vincere qualcuno che è all’ennesima partecipazione senza aver mai portato a casa niente. Peccato, avevo ben altre aspettative

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