“SAPORE DI TE” : RECENSIONE DEL NUOVO FILM DEI VANZINA

SAPORE DI TE LOCANDINA

Una cosa che io amo è l’onestà. Onestà di sentimenti, di idee, di intenzioni…e quindi in base a questa mia premessa bisogna essere onesti, evitando facili snobismi, anche riguardo a questo film.

Quando mi trovo a fare una recensione di una qualsiasi cosa tengo sempre presente un motto inglese che mi di venne insegnato all’inizio della mia attività giornalistica: “Does it what it says on the can?” che tradotto letteralmente vuol dire “fa quello che dice sulla lattina?” che, messo in un italiano migliore, vorrebbe dire “mantiene la promessa fatta dalla confezione/pubblicità?”. Ecco… la risposta immediata per Sapore di Te è un ovvio si.

Con la premessa consapevole che si sta andando a vedere un film dei Vanzina, che potremmo tranquillamente aspettare di vederlo in TV… se si decide, come ho fatto io, di andare al cinema a vederlo è perché abbiamo voglia di leggerezza e qualche risata (anche scontata e casereccia).

Detto ciò, come è il film? Il film è molto gradevole e ripropone la formula dei vecchi Sapore Di Mare con un’ambientazione che si sposta dagli anni 60 agli anni 80; la cosa buffa che ho notato in sala è che c’erano molti giovani ma tra canzoni e citazioni che solo chi ha vissuto -o quantomeno realmente amato quegli anni- può aver colto, mi sono trovato spesso a ridere quando ridevano gli altri ma a ridere anche quando gli altri non lo facevano.

Un film dal sapore amarcord consigliato soprattutto dai 30anni in su in cui vengono raccontati e riesumati gli status symbol, gli usi e i consumi di un decennio che ha lasciato il segno; dove la politica, il gossip, i tradimenti, i primi amori e tutto quello che gira intorno a essi sembrano rimasti immutabili nel corso del tempo.

Tra gli attori spiccano la mia amata (e sottovalutata) Nancy Brilli e un formidabile Maurizio Mattioli che riesce ad equilibrare benissimo la sua romanità senza mai scadere (troppo) nell’ovvio. Vincenzo Salemme, Serena Autieri, Paolo Conticini, Martina Stella, Katy Saunders, Virginie Marsan,Giorgio Passotti, Valertia Graci… fanno tutti il loro lavoro in modo onesto e piacevole. Un occhio di riguardo va anche per il giovane Eugenio Franceschini che nel film fa innamorare tutte le teenagers…e in sala tutte le “teenagers dentro”.

La colonna sonora è ben pensata, infatti presenta brani famosissimi ma non scontati…quasi a voler rafforzare l’intento di film cult; non passa inosservata alla mie orecchie Non Voglio Mica La Luna di Fiordaliso, da sempre la mia canzone italiana preferita. Ma come non menzionare anche Surivor del compianto Mike Francis? e Tropicana del Gruppo Italiano?

Un film gradevole da vedere soli o in compagnia per svagarsi quell’oretta e mezzo e tornare in un mondo dove non esistevano cellulari, computer a portata di tutti e gli incontri erano segnati dal destino.

Il film alla fine fa un riassunto su quello che succederà ai protagonisti….e questo chiude un po’ la possibilità di un Sapore Di Te…Un Anno Dopo. Ma ancora non so se questo sia un bene o meno.

“Does it what is says on the can?”. La riposte è si…con un bel sorriso aggiunto.

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