L’intervista di oggi è allo scrittore esordiente Alessio Poeta. Ma nonostante questo sia il suo romanzo d’esordio, sicuramente a molti il nome non risulterà nuovo; il bel Poeta infatti il responsabile di #casapoeta, una bella rubrica di interviste a personaggi noti su Gay.tv. E ora tocca a lui rispondere alle domande.
Prima di addentrarci all’intervista ci tengo a precisare che io Alessio lo conosco personalmente. Uno di quei rapporti nella vita un po’ diesel: magari ci mette un po’ a riscaldarsi, ma una volta fatto…si va molto lontani. In questi anni ho visto Alessio crescere (del resto è molto più giovane di me) e sono molto contento e orgoglioso di aver fatto questa intervista perché una persona che sa vivere, voler bene e, soprattutto, usare la testa. In poche parole, un Poeta nato.
1-Ciao Alessio, Che Te Ne Fai Di Un Cielo Senza Stelle sta vendendo bene…che effetto ti fa?
Sono felice, anzi felicissimo. Giuro che non mi aspettavo affatto questo risultato. Tra me e me pensavo che l’avrebbero acquistato solamente i miei genitori e invece, a quanto pare, l’hanno comprato tutti tranne i miei genitori.
2- Da quanto avevi questa idea nel cassetto e in quanto si è concretizzata?
L’idea c’era da una vita, ma poi ogni volta avevo una scusa buona per rimandare. Quest’estate mi sono lasciato e, avendo perso più o meno tutto, biglietti aerei inclusi, ho deciso di sfogare tutta la mia rabbia in un libro.
3- Quanto di autobiografico c’è?
Solo la partenza, poi a Valerio, il protagonista, ho regalato la vita che vorrei. Questi continui colpi di scena, nella mia vita non ci sono mai. Ma attendo fiducioso.
4-I personaggi sono inventati o sono “parte della tua vita”?
Un cinquanta e cinquanta direi. Ho cambiato qualche nome, ma alcuni episodi raccontati, accadono, non dico quotidianamente ma quasi, ai miei amici.
5-Tu lo sai si che io amo Swami, si?
Leggendo i messaggi che ricevo sul mio profilo Facebook mi è sembrato di capire che Swami va forte. Anche più di Valerio stesso. Che poi le persone come Swami vanno forti davvero.
6- Ci sarà un seguito? Dal finale si direbbe che lasci la possibilità aperta all’idea…
Un seguito ci potrebbe essere. Ma non ne sono così sicuro.
7- In passato hai aperto un blog che poi hai chiuso. Una dimostrazione che, forse, hai sempre voluto usare la scrittura come mezzo di comunicazione. Come nacque quell’idea e come mai si è conclusa?
Chiusi il blog per diverse minacce di querele. Una, due, tre, quattro poi me la sono fatta sotto e ho chiuso tutto. Il mio blog si chiamava “il Poeta del Gossip”. Parlavo forse un po’ troppo di quello che vivevo e vedevo nei salotti romani. Sai, in questo paese sono tutti ironici fino a quando non parli di loro.
8- Il pubblico del web ti consocie per la rubrica di interviste a personaggi noti #casapoeta su gay.tv. Come è nata la collaborazione e come scegli le persona da intervistare?
Mi è stato chiesto di collaborare e sono stato ben felice di accettare questo lavoro. Cerco sempre di scegliere personaggi che vanno forti tra la comunità LGBT, poi ogni tanto inciampo su qualche politico ma si sa: tutto fa brodo.
9-Non tutti sanno che la figura maschile che compare nel video di A Troia della nostra adorata e amata Stefania Orlando sei tu. Da uno a 10 quanto ne sei orgoglioso e contento?
Uh, da uno a dieci? Cento. A TROIA non è semplicemente una canzone o un video. A TROIA è un progetto. E’ stato il racconto in musica del periodo politico che abbiamo vissuto. E che forse non è neanche mai finito. Stefania Orlando è un genio, credimi (“e che non lo so?!” ndr). Purtroppo in Italia se nasci in un modo, sei catalogato a vita.
10-Come sai ho molto apprezzato il tuo libro. Ma c’è di più…mentre lo leggevo mi è venuta voglia di rimettere le mani su un romanzo che ho iniziato anni fa ma mai ho terminato. Che effetto ti fa sapere che c’è gente che ti prende come modello?
Lo sai che non sei il primo a dirmi questa cosa? Sono lusingato. In fondo se ci sono riuscito io, può riuscirci chiunque. Io avevo un unico sogno, oltre a quello di vincere al Superenalotto. Ora mi è rimasto solo quest’ultimo.
11-Il tuo romanzo è una storia di un ragazzo gay che vive situazioni la sua vita e i suoi amori con naturalezza. Convinci in 140 caratteri il pubblico etero che Che Te Ne Fai Di Un Cielo Senza Stelle è anche rivolo a loro.
Il mio romanzo narra la fine di una storia d’amore gay ma poi ruota attorno alla politica, al mondo trans, al gossip becero e a cinque amici che tutti meriterebbero di avere. Costo 6,99€ meno di una birra a Testaccio. Lo so, non ho il dono della sintesi. Centoquaranta caratteri non mi bastano neanche per un misero messaggio di auguri.
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Se ne ha parlato Discoigor , allora ne vale davvero la pena leggerlo!! :)
Questi si che sono commenti appropriarti! 😜❤️