Sarò onesto qui. Approcciarmi a ripercorrere questa quarta serata di Sanremo 2016 per scriverci su il blog è stato un po’ un trauma. Ho trovato tutte le scuse di questo mondo per posticipare il più possibile questo, inevitabile, momento: ho fatto partire la lavastoviglie, ho caricato una lavatrice, ho capato la cicoria e stavo per mettere i vestiti nell’armadio in ordine cromatico pur di non dover rivivere quell’unica sensazione che mi ha pervaso per TUTTA per la serata: NOIA…e non ho detto gioia (cit).
Non so come sia possibile, eppure gli ingredienti per una serata rilassante c’erano tutti: ben 24 + 1 canzoni in gara da scollate (i 20 big, i 4 giovani e Miele). Eppure quando alle 23:40 Conti ha annunciato che la prima parte era finita io già non riuscivo neanche più a connettere, prendere appunti, anche solo tentare di mettere un po’ di humor nei miei tweets.
Stamani quindi tra me e me mentre capavo la cicoria pensato come mai non mi fosse MAI successo con un festival targato Baudo di annoiarmi in questo modo. Eppure la struttura è molto simile (tolta la serata delle cover che -per l’amor del cielo- necessita essere rivista e ripristinata in serata duetti). E lì ho capito: Baudo inventava i personaggi non riciclava cose già visto e riviste. Quello di Baudo non era un continuo celebrare quello che è stato ma un proiettassi su quello che sarà domani. Creava fenomeni e non rincorreva quelli già esistenti. Baudo amava le canzoni che sceglieva e nonostante fosse bravissimo a fare compromessi con case discografiche e gusto del pubblico, la cosa che lo caratterizzava era nel cercare sempre potenziali hit. A volte ci riusciva a volte meno. E non aveva mai paura di puntare sul trash musicale…ma quel trash di qualità che ancora oggi ricordiamo e celebriamo.
Con Carlo Conti (voto 6 e 1/2) tutto questo non c’è Le canzoni sono abbastanza immemorabili sebbene la lista dei partecipanti fosse promettente. Quindi o meglio non pensare come siano state le canzoni scartate o l’equilibrio auditel/ televoto/ case discografiche deve aver prevalso sul lato musicale. E poi ovviamente questa benedetta storia dei superopisiti italiani. SE in qualche modo potevo arrivare a capire i Pooh, Laura Pausini e Eros Ramazzati anche e soprattutto per il valore apportato alla musica italiana… un’Elisa (voto 8) non riesco a giustificarla. Sicuramente è un’artista che tranquillamente avrebbe potuto essere inserita in gara. Ma non voglio ripetermi per l’ennesima volta. O creare polemica alcuna con chi giustamente la apprezza.
Ieri tutto mi è sembrato un po’ sottotono e impostato in una macchina da guerra troppo perfetta, troppo pulita. Anche Gabriel Garko (voto 5) ieri si è talmente calato nel ruolo del forzatamente autoironico da aver stancato. Madalina Ghenea (voto 5) completamente inutile. E poi c’è lei: Virginia Raffaele (voto 8) che risveglia il mood grazie alla sua, già collaudata, imitazione di Belen. Che, in una serata come questa, non è riuscita come nelle altre sere a portare quella necessaria ventata di novità. Da sottolineare comunque il gran fisico (e la snodabilità) della Raffaele che riesce ad essere simpatica e gnocca allo stesso tempo. Come per questo non stia sul cazzo alle donne è un mistero.
Un momento di tristezza, che chiameremo momento Aldo Giovanni e Giacomo, va sicuramente al pensiero di un Enrico Brignano (voto 4) che non è riuscito a strapparmi neanche un sorriso. Roba che prima mi cercavo i monologhi su YouTube!!!
Ci sono stati altri ospiti ma onestamente preferisco soprassedere perché ho paura di addormentarmi nel solo ricordarmi chi fossero.
Passiamo quindi subito alla gara dei giovani e ad una veloce carralleta di quello che è successo tra i big.
Gara Nuove Proposte:
Mahmoud – Dimentica: La canzone un po’ migliora con gli ascolti ma l’emozione l’ha fregato a livello vocale. voto: 6 e 1/2
Francesco Gabbani – Amen: Il pezzo c’è. Un tripudio di arcobaleni e allegria, Voto: 9
Chiara Dello Iacovo- Introverso: innocua. Fin troppo. voto: 6
Ermal Meta – Odio le favole: da una parte vorrei stroncarlo per via della performance vocale, dall’altra mi rendo conto che la canzone è molto radiofonia. Voto : 6
Menzione per Miele che canta il suo bellissimo pezzo Mentre ti parlo (voto 9) fuori gara come premio di consolazione per il Miele-gate di ieri sera.
La classifica finale dei giovani (rivelata a metà serata) è: 4) Mahmoud 3) Ermal Meta 2) Chiara Dello iacovo e vincitore, meritato, Francesco Gabbani
Tra i big invece…
Annalisa- il diluvio universale: La canzone mi lascia abbastanza indifferente…però mamma mia quanto è bella e che presenza ha scenica che ha! voto: 6 e 1/2
Zero Assoluto – Di me e di te: dite quello che volete ma a me questa canzone piace proprio tanto. Voto: 8
Rocco Hunt- Wake Up: non ce la posso fare. Dico sul serio. Voto: 5
Irene Fornaciari- blu. Doppietta Hunt/Fornaciari. Ma che abbiamo fatto di male? Voto: 5
Giovanni Caccamo e Deborah Iurato – Via da qui: nel 1992 Franco Fasano e Flavia Fortunato avevano portato una canzone più moderna di questa. E quella era una canzone dal classico stampo sanremese. voto: 4
Enrico Ruggeri . Il primo amore non si scorda mai: più l’ascolto già mi fa impazzire: voto: 9
Francesca Michelin – Nessun Grado di Separazione: una canzone che mi rende bipolare la odio e la amo a secondi alterni. voto 6 e 1/2
Elio e le storie tese – vincere l’odio: svanito l’effetto novità della prima sera con questo nuovo ascolto perde un po’. Voto 6 e 1/2
Patty Pravo . Cieli immensi: magica, divina. Ok la voce a volte non è più quella di una volta…ma la canzone è stupenda e lei è un raggio di luce sul palco. Voto: 10
Alessio Bernabei – Noi siamo infinito: Vocalmente meglio della volta precedente. Ma c’è Ariana Grande al telefono che rivuole la sua canzone indietro. voto: 5
Neffa – sogni e nostalgia: Noiosa e troppo uguale a Sigarette la mattina. voto: 4
Valerio Scanu – Finalmente Piove: Valerio è bravissimo e su quello non ci piove. Avendo molta familiarità con la sua discografia, avrei però sperato in qualcosa di più. Non credo gli farà vincere nuovi fan musicali ma sicuramente ha ricordato a tutti che prima di tutto è un bravissimo cantante e un interprete intenso. Voto: 7 e 1/2
Dear Jack – Mezzo respiro : molto ma molto meglio rispetto alla prima performance. la canzone acquista orecchiabilità e Leiner è sicuramente un valore aggiunto . Voto: 7
Noemi – La borsa di una donna: il testo più bello del festival che finalmente mi è arrivato. Nonostante io sia un uomo mi rendo conto che la mia borsa non è poi così diversa. voto: 8 e 1/2
Stadio – Un Giorno mi dirai: a detta da quello che leggo online piace tanto questa canzone. Io non me la sento addosso. Voto: 6
Arisa – Guardando il cielo: una di quelle canzoni che ad ogni ascolto fanno aumentare l’indice di gradimento. Voto: 7 e 1/2
Lorenzo Fragola – Infinite volte: canzone proprio moscia. voto: 5
Bluvertigo – Semplicemente: la voce di Morgan tiene per la durata di una parola. Che è già un miglioramento. La canzone ci sarebbe anche…ma… voto: 5 ps stando attendo a testo e alla gestualità di Morgan ho notato un nuovo, e onestamente di troppo, attacco ad X factor…bah..
Dolcenera . Ora o mai più (le cose cambiano): questa canzone a mezzanotte e mezza è un colpo basso. troppo basso. voto: 4
Clementino – Quando sono lontano: e niente. è proprio brutta come la prima volta. voto: 1
a fine serata viene letta la classica e a rischio sono:
Un telvoto è stato aperto e rimarrà attivo fino ad inizio serata dove solo uno di questi cinque avrà accesso alla finale.
La cosa curiosa di questa quarta serata è come nonostante si sia chiusa quasi in tempo sia sembrata una maratona di 30 ore per la vita.
Voto complessivo quarta serata: 5 per affetto a Sanremo.
Lo vogliamo fare un sondaggio? ma si dai…. per chi tifare? (tre voti a testa)
Per oggi è tutto…ci vediamo stasera su Twitter e domani qui sul blog ;)
Love & Peace.