ICONE GAY MADE IN ITALY. T PER TATANGELO ANNA (aka LADY TATA)

ANNA TATANGELO

Canzone simbolo: Essere una donna
Gemma dimenticata: Sono quello che vuoi tu
Canzone gay-friendly: Bastardo

Quando mesi fa ho messo su insieme questa idea del dizionario delle icone gay femminili (cantanti) italiane,LADY TATA gia’ occupava saldamente la lettera T.
Sicuramente la mia scelta sara’ molto contestata. Ma io voglio perorare la causa dell’amica del suo amico.

Andiamo per ordine. se un ordine esiste.
Nel 2002 una bella ragazzotta ciociara tutta casa e ciambelle approdo’ dritta dritta da Sora ai nostri teleschermi grazie al Festival della canzone Italiana Sanremo, vincendone la sezione giovani.
Il nome, diciamolo, era veramente improbabile….talmente improbabile da rimanere indelebile nella tau testa.
Canzone da teenager in crisi e look altrettanto da teenager in crescita. Tutti questi elementi gia’ ad un occhio esperto potevano portare a capire che ne avremmo parlato e discusso a lungo. Alcuni decisero di ignorare i sintomi, altri decisero che era solo un fenomeno momentaneo, altri iniziarono a venerare ed altri (come colui che scrive) non avendo ben capito cosa stesse succedendo, decise di osservare e rimandare il giudizio a data da definirsi. Fatto e’ che Anna Tatangelo certo non passo’ inosservata.

Poi venne Gigino (D’Alessio)…e nello stesso tempo anche il mio trasferimento a Londra…e diciamolo pure le due cose (Sanremi a parte) non combaciavano bene con quello che e’ sempre stato l’immaginario di Icona gay….anche se ad occhio piu’ attento mettersi con un Daddy (e tutto quello che provoca questo tipo di unioni) poteva essere senza subbio un segnale non colto.
Poi tutto ad un tratto tutto cambia.
Il primo segnale di cambiamento lo si riscontra nel 2006, quando a Sanremo Anna presenta Essere Una Donna.
scritta da D’Alessio…ci vine comunicato che Essere una donna non vuol dire solo riempire una minigonna.
Ripetiamo il concetto:
Essere una donna non vuol dire solo riempire una minigonna.
tutti insieme ora:
Essere una donna non vuol dire solo riempire una minigonna.
NON VI SENTOOOOO:
Essere una donna non vuol dire solo riempire una minigonna.

Questa senza dubbio e’ una delle cose piu gayche sia mai stata scritta in una canzone. il Gayconometro qui inizia a salire in picchiata.
La parte femminile che c’e’ in me si sente finalmente capita.

Improvvisamente nel 2008 la Tatangelo mi sembra finalmente donna con e senza minigonna. le sue nuove tette ricatturano la mia attenzione. Chi mi conosce sa benissimo che le tette hanno caratterizzato (come gran parte dei gay) la mia vita e la mia passione visiva….
Anna Tatangelo sex symbol?! A questo proprio non ci avevo penato.
Voi a questo punto vi starete chiedendo….ma tutto cio’, che c’entra? dov’e’ il nesso?
Il ricorrere alla chirurga aiuta molto la causa per diventare Icona gay; ancora non ho ben capito il perché, ma credo, facendo psicologia spicciola, che si tratti di quel senso di difficoltà nell’accettarsi, di dover diventare quello che si e’ sempre voluto, per dirla alla Agrado di Tutto su mia madre: “una è più autentica, quanto più somiglia all’idea che ha sognato di se stessa “.Ma non e’ tutto.
Anna Tatangelo nel 2008 si presenta a Sanremo non solo bellissima, ma cosi bella da sconvolgere un po’ anche gli ormoni di questo gay che scrive (in futuro scoprirete che ci sono piu’ donne che riescono a farlo, n.d.r.) ma presenta una canzone “Il mio amico” che parla del suo migliore amico, gay per l’appunto (quello che Elio qualche anno prima chiamo’ sempre a Sanremo nella sua canzone la terra dei cachi, il visagista delle dive, per intenderci il tipo di gay d cui parliamo in questa caznone). La canzone e’ scritta nella sua totalità da Gigi D’Alessio, Daddy discusso della cantante.
Come abbiamo gia detto la canzone parla dell’amico gay della Tatangelo. Da quello che si evince e’ un gay molto stereotipato dal mondo eterosessuale….
La canzone ovviamente ha creato discussione (specialmente nella comunita’ gay), tra chi l’accusava di essere banale, di usare luoghi comuni per essere finto buonista, chi l’accusa di non rappresentare i gay veri (come se fossimo tutti uguali…).
Io qui mi trovo a dover discordare con tutti questi giudizi e spiegare perché il gayconometro della Tatangelo qui sale. molto.
Ammettiamo anche che il testo puo’ essere quello che e’; prendiamo ad esempio una strofa tra le piu discusse.

Dimmi che male c’è
Se ami un altro come te
L’amore non ha sesso
Il brivido è lo stesso
O forse un po’ di più
Nel cammino dell’amore
Scende sempre quel dolore dentro te
C’è chi ti guarda con disprezzo
Perché ha il cuore di un pupazzo dentro
Se a chi dice che non sei normale
Tu non piangere su quello che non sei
Lui non sa che pure tu sei
Uguale a noi e che siamo figli dello stesso Dio

Io personalmente trovo che il messaggio qui non sia poi cosi banale.
Non parlo delle singole parole usate. ma del messaggio che una canzone con questo testo scritto da Gigi D’Alessio, cantata dalla Tatangelo e presentata a Sanremo puo’ dare.
Il messaggio ovviamente non e’ per la comunita’ gay, non e’ per i benpensanti, non e’ per i critici musicali, per gli intellettuali….non e’ per loro semplicemente perché loro non sono e non sono mai stati (o snobbamente non sono mai voluti essere) il target, il pubblico, gli ascoltatori di D’Alessio-Tatangelo. La gente a cui loro parlano sono la massa, principalmente del sud, che spesso vivono in pregiudizi e luoghi comuni, che credono che i gay sono solo i femminielli che magari lavarono dal parrucchiere sotto casa; che vivono con il credo che essere gay vuol dire essere meno virili.
Per quanto mi riguarda, se questa canzone ha cambiato il modo do vedere anche di una sola persona…allora io non posso che dire grazie ad Anna per aver fatto del concreto nella battaglia contro l’omofobia.
Perche’ a volte, ricordiamoci, la gente non sta parlando a noi e il messaggio non e’ per noi. e a volte perdiamo una buona occasione per stare zitti.
Per quanto mi riguarda Anna puo’ essere mia amica e cantare a nome mio.

A sopresa Anna viene scelta per essere un giudice di X factor nel 2010. Qui tra critiche, litigate con Milly D’abbraccio e annesse frasi ormai indimenticabili (“Quando la persona ‘e niente l’offesa e’ zero” su tutte,) l’antipatia da parte del pubblico che in non ha praticamente mai votato le sue cantanti, i litigi con le sue cantanti, lacrime e la nascita del nomignolo Lady Tata hanno reso la nostra un personaggio da prima serata .
Come in prima serata che ei dichiara di essere felice di vedere una coppia di omosessuali esibirsi. apriti cielo! come si e’ permessa? I kymera si sentono offesi (di cosa poi non so….) e iniziano a criticare Lady Tata e dubitare dei motivi che la vedevano li. La nostra Icona riponde con freddezza e poca simpatia rimasta per i due. Viene anche accusata nel web di essere omofoba. Cari amici, vi rivelero’ una cosa INCREDIBILE, essere gay-friendly non vuol dire che bisogna farsi piacere TUTTI i gay o che essi ti debbano essere automaticamente simpatici previa essere additati come omofobi, specialmente se ti hanno attaccato. A me personalmente non mi stanno simpatici tutti i gay, come non mi stanno simpatici tutti gli etero. e non mi aspetto di stare simpatico o antipatico alla gente perche’ gay o etero.
Come al solito si tende ad esagerare e invece la comunity gay e’ sempre cosi pronta all’attacco che non si capisce neanche quando una persona cerca di rompere degli schemi. anche qui…bisogna ricordarci a chi Lady Tata stava parando….
Tutto cio’ sommatasi alle critiche sul suo aspetto (troppo trucco, vestita da vecchia, sopracciglia troppo fini etc) mi hanno reso piu sensibile alla causa Lady Tata. Mi sembra che come sport nazionale ci fosse quello ormai di andarle contro.
E non mi sbagliavo.
Sanremo 2011.
Lady Tata canta Bastardo.
Leggendo i mie post su Sanremo sapete benissimo cosa ho pensato appena vista e sentita la canzone.
Anna viene eliminata e giudicata ancora prima di essere ascoltata (che novita’…).
Quello che succede nelle 48 ore successive e’ ovvio. La gente realizza che grande canzone Bastardo invece sia, che forse dire che Lady Tata rappresenti gli omofobi, la camorra,i senza talento etc e’ un po’ troppo.
lei giorno per giorno si presenta con un apetto sempre piu bello partendo dal tributo della Oxs Circa 1978 fino a passare a Paola Iezzi 2011 circa
Personalmente Bastardo e’ già diventata uno dei miei inni, e una delle canzoni piu suonate nel mio I-tunes (al momento la terza).
Musicalmente l’album Progetto B risulta essere ancora immaturo nella sua totalità…. ma basta Bastardo per capire che qui abbiamo l’inizio di una nuova fase. di una nuova consapevolezza. qui abbiamo davanti un’icona. sicuramente un’icona del gay che scrive.

SFIDO QUALSIASI GAY A DIRMI CHE NELLA VITA NON HA AVUTO UN SUO BASTARDO!!!!!

Lady Tata….posso essere ‘il tuo amico’? :)

Spero che tutto cio’ sia servito per capire come funziona la questione..perche’ sicuramente in futuro non mi prolungherò cosi tanto :)
alla prossima lettera

Ogni bene
Igor x

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