«Non metterei in una nostra pubblicità una famiglia gay perché noi siamo per la famiglia tradizionale. Se i gay non sono d’accordo, possono sempre mangiare la pasta di un’altra marca. Tutti sono liberi di fare ciò che vogliono purché non infastidiscano gli altri».
Guido Barilla a La zanzara, su Radio24, 25 settembre 2013.
Ho sempre pensato che la Barilla fosse la pasta più scadente (avete notato come sia quella che attira/ crea le farfalline in modo più veloce rispetto alle altre?) e che l’unica cosa che riusciva a fare buona erano le pastine. Anche quando stavo a Londra preferivo spendere un po’ di più per la De Cecco piuttosto che comprare una scadente Barilla a buon mercato.
Ma del resto che ci vogliamo aspettare da una società che utilizza una canzone che ti fa credere che Mina si sia venduta a loro…quando è solo una voce che assomiglia a quella di Mina nella pubblicità? (Mina ha si prestato la voce alla pubblicità Barilla, ma quella degli ultimi anni non è più lei come la stessa cantante ha dichiarato un annetto fa su Vanity Fair in risposta ad una lettera).
Ecco… la loro pubblicità è ben rappresenta il loro prodotti: vorrei essere il top…ma sono troppo scadente per riuscirci.
Quindi, egregio Sig. Guido Barilla, colgo BEN volentieri il suo invito a mangiare la (migliore) pasta di un’altra marca…e BUON APPETITO!
NB questa è una foto provocazione… io conosco il valore del cibo quindi, una volta finiti questi prodotti, a casa non entreranno più prodotti Barilla…
UPDATE: GIUSTAMENTE MI VIENE FATTO NOTARE QUESTO:
…e intanto io ho la risposta che cercavo….








Scrivi una risposta a discoigor Cancella risposta